Percorso didattico orientato a fornire argomenti di studio e suggestioni. La musica è da sempre la colonna sonora delle conquiste storiche, delle azioni sociali, dell'avvicendarsi delle varie epoche. Questo percorso intende dare delle suggestioni su musiche legate al territorio Lombardo
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NODI DEL PROGETTO
periodo storico: 31/05/2003
autore: LAVAGNINO AGOSTINA ricercatore, PIRIA ELISA ricercatore, SCHILLACI ROSSELLA ricercatore
geolocalizzazione: (PV) Torrazza Coste
Intervista al suonatore di fisarmonica: informazioni sulla sua fisarmonica, sulle sue caratteristiche; riferimenti alla produzione locale dello strumento - intervista al suonatore di piffero: informazioni sui testi dei brani cantati, attività nel paese di promozione della musica e dei balli tradizionali - intervista agli sposi: loro passione per la musica tradizionale locale; attività da loro svolta di promozione della musica e dei balli tradizionali - festa da ballo finale.
Se si vuole ricercare ed analizzare la relazione tra musica e fenomeni sociali, le domande da porsi sono anzitutto: la musica può essere definita un costrutto sociale? Qual’è la sua funzione sociale? Va considerata l’ipotesi che la musica abbia la capacità di influenzare l’organizzazione sociale oppure è la società a determinare le forme ed i contenuti della musica?
Nonostante tale ricerca sia per sua stessa natura un aspetto rilevante nell’indagine relativa alla storia delle comunità umane, tale studio è stato per lungo tempo accantonato, in favore di approcci storici improntati alla ricerca documentaria analitica. la sociologia della musica si è costituita come disciplina soltanto a partire dal primo ‘900, con tutte le difficoltà del caso nel difendere la propria autonomia e nel trovare strumenti culturali adatti a sviluppare i propri studi. è stata classificata inizialmente come ramo minore della sociologia o come parte degli studi musicologici, poiché i formalisti hanno a lungo difeso la prospettiva secondo la quale le opere musicali sono avulse dal contesto sociale in cui vengono prodotte e recepite. Solo a partire dal 1980 gli studi sulle relazioni tra musica e società hanno assunto una dimensione più ricca e organica grazie all’incontro tra sociologia della musica, etnomusicologia e cultural studies, creando punti di contatto e contaminazione con
altre aree del sapere come antropologia, psicologia, filosofia, statistica ed altre. I temi ritenuti di maggior rilievo nell’ambito sono l’identità, la differenza e la globalizzazione, sia in relazione a singole culture che nel loro relazionarsi all’interno di uno scenario globale. In questa prospettiva la diffusione dei nuovi media diventa un fattore via via sempre più determinante, poiché produce mutazioni delle pratiche musicali, ed inoltre solleva il problema del controllo sociale e della libertà dell’individuo, con riflessi significativi sull’organizzazione delle istituzioni musicali e sulla produzione e diffusione della musica.
per approfondire: http://www3.unisi.it/ricerca/prog/musica/sapere/mus_soc.htm
Contenuti: 3periodo storico: 1860
autore: Società Pedagogica Italiana - di G. Varisco
geolocalizzazione: Milano
Raccolta di canti popolari della zona Lombarda, indirizzata ai ragazzi, con intenzione didattica. dall’indice: Canzone del guerriero, Il soldato profugo, La carità, La innamorata al volontario, La povera madre, La bandiera tricolore, Il canto del gondoliere, Canto funebre, La divina presenza, Preghiera della sera, Come nasce l'amore, Tria, La canzone del fabbro - ferraio, La donna, La canzone della giardiniera, Nella sventura, Le opere di Dio, Il giglio, Canto nazionale, Il sepolcro del padre.
Contenuti: 1periodo storico: 1959
autore: società umanitaria
geolocalizzazione: Milano
dalla prefazione: “ Il Teatro del Popolo sta vivendo una interessantissima fase di nuove esperienze intese ad aggiornare ed arricchire i mezzi tradizionali di comunicazione ed a preparare un nuovo pubblico per la musica. Nel quadro di queste esperienze si inserisce il “Montaggio sulla canzone italiana fra le due guerre”, che vuol raggiungere gli scopi indicati attraverso un ripensamento e una maturazione culturale di una forma d'arte. la canzone, intimamente legata all'esperienza popolare. Il concerto tradizionale. che si rivolge ad un pubblico di iniziati, e tutto fatto di sottintesi: storici, estetici, ecc.; ad un pubblico sprovveduto le cose vanno dette, sforzandosi di non annoiare e di non essere ermetici. A questo tende la formula del montaggio.
Tre canzone folcloristica, che si esprime in dialetto. e canzone popolare che si esprime in lingua, la scelta è caduta sulla canzone popolare, perché è apparso che, al di sopra delle barriere regionalistiche e dialettali, questa fosse maggiormente legata a un fatto di costume nazionale. pur con i suoi limiti. La produzione regionale non viene quindi esclusa per una presunta assenza di valori melodici o letterari, che anzi molto spesso sono insigni, ma solo per ragioni pratiche.”
Per un approfondimento sul Teatro del Popolo all'Arena è possibile consultare all'interno del percorso didattico "Istruzione e formazione professionale nei primi del ‘900 "sviluppato in DIGITECA il nodo: Il Teatro del Popolo all'Arena
Contenuti: 1periodo storico: 24/02/1979
autore: BARONCHELLI GIUDITTA informatore
geolocalizzazione: (BG) Oltressenda Alta
La musica sacra è sin dall’inizio un elemento di rilievo negli studi antropologici. Nonostante la musica laica mutasse ed evolvesse con il passare degli anni, le forme di inni liturgici occidentali, che presentavano tra loro caratteri di uniformità, resistevano nel consolidato tradizionalismo voluto dagli organi ecclesiastici: i testi erano in latino, così come in latino erano le messe, come fortemente voluto da pontefici di stampo conservatore quali ad esempio Gregorio XVI.
Nel dopoguerra però, la chiesa si mosse, sia pur prudentemente, nella direzione della contaminazione musicale, eludendo il tradizionale moralismo in favore della “massificazione” dell’esperienza liturgica cantata, cercando di interpretare le dinamiche geo-politiche, culturali e religiose internazionali. Questa corrente innovativa si fece più consistente dopo il Concilio Vaticano II, grazie a Papa Paolo VI che promosse una prospettiva “laicizzante” già appartenuta a Pio X e Pio XII. Su tale apertura, spinta poi anche da Papa Giovanni XXIII, avrebbe subito tirato il vento della contestazione sessantottina. Per tenere il passo, la Chiesa reagì con una ‘ossessione per il consenso’, rimodellando la propria strategia musicale.
Contenuti: 1periodo storico: 03/11/1965
autore: GALIZZI GIUSEPPE informatore, voce maschile
geolocalizzazione: (BG) Sarnico
Registrazioni di Giuseppe Galizzi, che canta accompagnandosi con la chitarra alcune canzoni della tradizione di Sarnico. Questo piccolo comune continua ad essere estremamente legato al mondo della musica; tra gli eventi promossi nel merito va evidenziato il Sarnico Busker Festival, Festival Internazionale dell’Arte di Strada, nato dalla volontà di portare spettacoli artistici di qualità in un territorio ricco di storia e di bellezze artistiche ed architettoniche.
Questo connubio di arti crea un’atmosfera eccezionale, che ogni anno attira un numero elevato di persone, desiderose di gustarsi un’esperienza indimenticabile.
Contenuti: 2
periodo storico: 1496
autore: Franchinus Gaffurius
geolocalizzazione: Milano
Franchino Gaffurio, conosciuto anche come Franchinus [Lanfranchinus] Gaffurius, o Gafori (Lodi, 14 gennaio 1451 – Milano, 24 giugno 1522) è stato un teorico musicale e compositore italiano. Gaffurio rappresenta precisamente l'uomo colto del Rinascimento, poiché si dedicava a vari ambiti dell’arte e degli studi intellettuali;, ma i suoi contributi più rilevanti sono sicuramente i trattati Theorica musicae e Practica musicae. Durante gli anni di formazione studiò e trascrisse molti trattati dell'epoca, acquisendo nozioni che influenzarono le sue opere; in esse traspare facilmente la dedizione con cui studiò i testi di Severino Boezio, Johannes Tinctoris, Johannes de Muris, Philippe de Vitry, Guillaume Dufay, Marchetto da Padova etc.
Gaffurio sviluppò una sorta di "filosofia della musica" in cui metteva trattava la musica in base a proporzioni matematiche, rifacendosi alle teorie pitagorica e neoplatonica che consideravano l'armonia come prodotto di rapporti numerici. In quest’ottica la musica non è più solo la produzione pratica di un’arte, ma diventa una scienza.
Nei decenni successivi le due opere di Gaffurio ebbero grande diffusione e contribuirono allo sviluppo di indagini filosofiche e scientifiche nell’ambito musicale. All'epoca però, per affermare le proprie idee musicali, dovette affrontare una dura controversia con i teorici bolognesi che sostenevano invece le teorie dello spagnolo Bartolomé Ramos de Pareja.
Contenuti: 1periodo storico: 1898
autore: Arnaldo Bonaventura
geolocalizzazione: Brescia
Arnaldo Bonaventura (Livorno, 28 luglio 1862 – Firenze, 7 ottobre 1952) è stato un musicologo e saggista italiano. Studiò da privato violino, armonia e contrappunto, poi si diede alla ricerca e divulgazione in campo musicologico. Pubblicò più di 600 testi, collaborò alla compilazione di alcune voci di ambito musicale dell'Enciclopedia Italiana e del Vocabolario della Crusca, scrisse per la testata La Nazione come critico musicale, pubblicò articoli su riviste italiane ed estere. Di particolare interesse furono i suoi saggi sulla correlazione tra letteratura e musica.
Fu professore emerito, vice-direttore e, tra il 1923 e il 1925, direttore a interim del Conservatorio Luigi Cherubini. Ebbe numerosi altri incarichi pubblici, tra cui vicepresidente dell'Associazione dei musicologi italiani e socio effettivo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. A causa delle leggi razziali del 1939 fu costretto a rinunciare alla sua carriera. In questo manuale il Prof. Bonaventura anticipa quello che poi sarà l’oggetto principale di studio della sociologia della musica.
Contenuti: 1
Canto partigiano; sull'aria di un canto politico spagnolo.
periodo storico: 1964
autore: GRUPPO DI CALVATONE informatore, voci maschili, GRUPPO PADANO DI PIADENA ricercatore/ informatore, voci maschili / informatore, chitarra
geolocalizzazione: (CR) Calvatone
audio-raccolte di canti antifascisti e interviste sul periodo storico e sui canti di protesta. I canti della Resistenza rimandano non solo al ricordo della lotta partigiana, ma richiamano anche un più ampio concetto di libertà. Nella memoria collettiva degli italiani, la Resistenza viene identificata con Bella ciao. Altri canti estremamente popolari furono Fischia il vento e la Badoglieide.
Contenuti: 4BOSSI GIAMPIERO informatore, voce femminile
geolocalizzazione: (BG) Bergamo
audio-raccolta di canti diffusi tra i partigiani, inframmezzati da interviste. Queste canzoni sono ormai entrate a buon diritto nella storia e nella nostra cultura. Alcune provengono da repertori di musica leggera, ma poste nel contesto dei canti partigiani cambiano completamente significato: ad esempio “È arrivata la bufera” di Rascel, che si trasforma in un’allusione ai bombardamenti americani sulle città.
Con l’arrivo degli alleati, dopo lo sbarco in Sicilia nel 1943, arrivarono in Italia musiche e melodie nuove, dal jazz allo swing al boogie-woogie. Sulla scia di queste sonorità gli italiani, dopo un ventennio di Fascismo, guidati dalla voglia di riscatto dalle miserie delle distruzioni belliche si riappropriano del ballo, proibito dalle autorità nel 1940 perché ritenuto poco in sintonia in un momento di così grande gravità, mettendo da parte le canzoni partigiane.
Contenuti: 2periodo storico: 1975
autore: BENEDUSI CLARA informatore, DAL MASCHIO EBE informatore, FORTUNATI ANDREINA informatore
geolocalizzazione: Milano
Se otto ore vi sembran poche è un canto popolare di lavoro italiano asseverato al repertorio delle mondine, originario dei primi anni del XX secolo. Nasce come canto di protesta teso a rivendicare "le otto ore" come tetto di lavoro giornaliero, si riferisce presumibilmente al progetto di legge che presentò il deputato socialista Modesto Cugnolio nel 1906. Divenne popolare nel periodo del biennio rosso (1919-1920).
Per un approfondimento sulla memoria musicale popolare ereditata dalle Mondine è possibile consultare il percorso didattico sviluppato in DIGITECA: Le Mondine
Contenuti: 2
periodo storico: sconosciuto
autore: sconosciuto
geolocalizzazione Brescia
manoscritto redatto a scopo didattico, contenente le prime infarinature dell’educazione musicale.
Oggi l’orientamento istituzionale scolastico promuove la formazione musicale e strumentale in ogni ordine e grado di scuola; sostiene inoltre l’importanza dello studio della musica in ambito storico, poiché riconosce la sua influenza sulle idee che poi si concretizzano in comportamenti ed orientamenti della società civile. Pertanto, manuali come questo sono in possesso di ogni giovane studente italiano.
Contenuti: 1periodo storico: 1857
autore: maestro Gaetano Lovati
geolocalizzazione: Milano
Abbecedario diviso in 69 lezioni sulla didattica musicale e consigli sul metodo d’insegnamento.
L'educazione all'ascolto conduce alla capacità di elaborazione in chiave personale delle melodie. La musica è un linguaggio, e come tale possiede una tecnica, una sintassi ed una modalità espressiva; la capacità di comprensione di questi aspetti va acquisita attraverso ascolto, lettura e successivamente riproduzione e produzione.
Contenuti: 1