Nodo - Il modernismo
Religione
Il modernismo
Il programma dei modernisti : risposta all'enciclica di Pio X "Pascendi dominici gregis" (1907)
Progetto: Confini
Il modernismo è stata una corrente interna al pensiero cattolico intesa a proporre una rilettura del messaggio cristiano in una maggiore sintonia con l'evoluzione sociale e scientifica della società moderna della fine dell’Ottocento e dei primi decenni del secolo successivo. Si è trattato del momento di crisi maggiore, in epoca moderna, all’interno del cristianesimo sui temi del confronto tra modernità, razionalismo e fede: questo movimento fu riconosciuto come eresia da Pio X nell'enciclica Pascendi Dominici gregis (1907) le cui prime parole introduttive già sfiorano il tema del confine tra scienza e religione “L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi, ripudiando le profane novità di parole e le opposizioni di una scienza di falso nome” e, continuando nella lettura, i modernisti vengono designati come coloro per cui “è fisso e determinato che la scienza e la storia debbano esser atee; entro l'àmbito di esse non vi è luogo se non per fenomeni, sbanditone in tutto Iddio e quanto sa di divino […] La scienza e la storia, essi dicono, sono chiuse come fra due termini: l'uno esterno, ed è il mondo visibile; l'altro interno, ed è la coscienza.” Costoro erano per lo più sacerdoti che volevano promuovere un rinnovamento che fosse interno al cattolicesimo e molti di loro, come Ernesto Buonaiuti (Roma 1881 - ivi 1946) sebbene scomunicati o sospesi a divinis non smisero mai di professarsi credenti e cattolici. Questo documento, scritto in risposta all’enciclica papale, esprime in toni moderati le posizione dei modernisti in campo biblico, teologico e filosofico.
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Il programma dei modernisti : risposta all'enciclica di Pio 10. "Pascendi dominici gregis"