Società

Il Fascismo nella scuola

Corso di cultura fascista per le scuole medie

Progetto: La società fascista

La riforma della scuola di Giovanni Gentile nel 1923, definita da Mussolini come la più fascista delle riforme, assegnava alla scuola pubblica un’alta funzione di controllo su tutto l’insegnamento medio e superiore che avrebbe condizionato le future generazioni; inoltre ebbe anche l'effetto di ridurre la popolazione scolastica (aumentata fortemente nel periodo giolittiano) sfavorendo l'accesso all'istruzione media alle fasce di popolazione subalterne: vennero creati canali scolastici "bloccati" che sfavorivano nei fatti una certa mobilità sociale: le scuole complementari avviavano al lavoro, mentre i tre indirizzi delle scuole medie -con iscrizioni a numero chiuso- prevedevano delle limitazioni all'accesso universitario (l'unico liceo che permetteva una libera scelta di ogni facoltà era il classico, con la maturità scientifica non si poteva accedere a Giurisprudenza e Lettere e Filosofia, e dagli istituti tecnici si poteva iscriversi solo ad Economia e Commercio, Agraria e Scienze Statistiche).

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