Nodo - Pietro Bembo, Prose della volgar lingua: il fiorentino trecentesco
Letteratura
Pietro Bembo, Prose della volgar lingua: il fiorentino trecentesco
Progetto: La lettura aumentata
Nel 1525 la pubblicazione delle Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua di Pietro Bembo segnarono una tappa importante nella questione linguistica che si dibatteva dai tempi di Dante: Quale avrebbe dovuto essere il “volgare” che avrebbe meritato di rappresentare la lingua letteraria per gli italiani? L’invenzione e la rapida diffusione della stampa imponevano una risposta celere a questa domanda e Bembo, collaboratore dell’editore veneziano Manuzio, propose la sua. Il riferimento ideale doveva andare per la prosa alle pagine di Boccaccio; per la poesia il modello avrebbe invece dovuto essere l’arte di Petrarca. Lo sperimentalismo di Dante veniva dunque ritenuto eccessivo per permettere alle sue opere di entrare in questo canone.
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