Arti

Il lavoro di Paul Boesh

disegni

Progetto: Alimentazione

I disegni di Boesch qui riportati sono stati realizzati per l’Atlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera meridionale, curato da Jacob Jud e Karl Jaberg, e pubblicato progressivamente negli anni dal 1928 al 1940. Nel 1930, quando i primi volumi dell'AIS erano già stati dati alle stampe, i due curatori dell'Atlante si accorsero che mentre la documentazione linguistica raccolta sul campo appariva dettagliata e pienamente adeguata allo scopo prefisso, quella concernente la parte più propriamente etnografica relativamente alla cultura materiale, appariva largamente incompleta e insufficiente. Per ottenere un quadro più esauriente ed unitario della cultura materiale nel mondo rurale in Italia, i curatori decisero di inviare sul campo Paul Scheuermeier, fotografo, e il disegnatore Paul Boesch, che realizzò numerosi disegni degli oggetti e dei particolari ritenuti più significativi degli strumenti, non solo di quelli impiegati all'interno dei grandi cicli produttivi stagionali rurali ma anche di quelli abitualmente in uso nelle normali attività quotidiane. In questa illustrazione, particolari di un aratro. Pubblicato in: La Lombardia dei contadini. 1920 - 1932. Volume secondo. Lombardia orientale. Le province di Cremona e Mantova.

Tra le sue illustrazioni troviamo anche oggetti che ormai sono caduti in disuso, con i loro nomi in dialetto; ad esempio:

il paiuolo -

la parola paiolo deriva dal latino pariolum, sostantivo di origine celtica, ed è per antonomasia la pentola nella quale si fa bollire l’acqua. Un tempo i contadini tenevano in cucina due catenelle appese al camino: a una agganciavano il paiolo, all’altra, che incombeva sul tavolo, appendevano un’acciuga, oppure un’aringa, essiccate; tagliata a fette la polenta, per ordine gerarchico, tutti i componenti la famiglia strofinavano lievemente la propria fetta contro il pesce, per illudersi di dare un sapore diverso al loro solito cibo, e, soprattutto, per illudersi di avere un companatico.

La cazzaruola di rame: La cazzaruola è un modo dialettale di chiamare la casseruola, un utensile da cucina, più fondo del tegame e a forma leggermente troncoconica (rovesciata), fornito di un manico piuttosto lungo.

Il "Redàbolo" da ammucchiare grano: Il redabolo è una sorta di vanga, in uso nella campagna bresciana, una specie di rastrello senza rebbi; lo si usa anche come raschia fango, serve pure per distribuire il grano sull'aia a essicare e ha altre molteplici funzioni.

La "Cazzetta" da bere acqua: Il nome è evidentemente il diminutivo di “cazza”, ad indicare che quella per l’acqua fosse più piccola; la cazza non sarebbe altro che un mestolo, tipicamente di rame, con un lungo manico.

ComoCremonaPaul BoeshIllustrazioneDisegno1931PescaroloUnitiVilla Guardia

Documenti attualmente selezionati per il progetto

AESS

IMMAGINI

Autori: Boesch Paul disegnatore

Scotola in ferro

[25/09/1931 - 27/09/1931]
Pescarolo Ed Uniti, CR, Lombardia, Italia
Attività domestiche,Macchine / utensili / strumenti di lavoro